ROMA – Alle scuole del Sud occorrono più fondi? ‘No, più impegno’. Esplode la polemica per le parole pronunciate ieri dal ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti che in visita presso alcune scuole di Caivano e Afragola in Campania, per incontrare gli studenti, ha dichiarato: “Ci vuole più impegno, più lavoro e sacrificio al Sud per recuperare il gap con il Nord, non più fondi. Vi dovete impegnare forte, è questo che ci vuole”. Dura la risposta dei consiglieri regionali della Campania del Movimento 5 Stelle e dell’Anp, Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola.
“Le parole pronunciate ieri a Caivano dal ministro Bussetti, oltre a offendere la Campania e l’intero Sud, ledono profondamente la dignità di una categoria, quella dei docenti della nostra terra, che da decenni rappresenta una risorsa preziosa proprio per le regioni del Nord. Professionisti che con sacrificio e senso del dovere, ovunque abbiano lavorato, anche a migliaia di chilometri da casa, hanno trasmesso ai loro studenti i valori, la conoscenza e la cultura che hanno reso grande il Sud e l’intero paese”.Così i consiglieri regionali della Campania del Movimento 5 Stelle.
“Offendendo loro, Bussetti ha offeso tutti gli studenti e i tanti lavoratori e professionisti che questi meravigliosi insegnanti hanno accompagnato nel loro percorso didattico. Uomini e donne che l’hanno girato in lungo e in largo l’Italia, lontano dalle loro famiglie, dai loro figli, verso i quali Bussetti dovrebbe mostrarsi soltanto grato. Prima di rimettere piede un’altra volta in Campania o in qualunque altra regione del Sud, dovrebbe recitare un profondo mea culpa e scusarsi con l’intera categoria di insegnanti. Altrimenti dimostra di non essere degno della poltrona su cui oggi siede”.
“Che sia necessario impegnarsi in qualsiasi lavoro – ed in particolare in quello pubblico, pagato da tutti gli Italiani – noi dell’Anp lo abbiamo sempre creduto fermamente. Così come crediamo, da persone di scuola, che il lavoro scolastico rivesta una importanza tutta particolare in quanto forgia il futuro della Nazione. Se il Ministro dell’istruzione ritiene che, nel settore di cui egli è responsabile, qualcuno non si impegni a sufficienza, dispone di tutti gli strumenti per intervenire”. E’ quanto si legge in una nota dell’Anp, Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola.
“Quello che il Ministro – rappresentante del sistema scolastico nella sua interezza geografica – non può assolutamente fare è delegittimare il personale ‘del Sud’, utilizzando espressioni divisive che lasciano intendere che ‘nel Sud’ non ci si impegna adeguatamente. Forse il Ministro ignora che, in molte aree ‘del Sud’, le scuole sono l’unico avamposto dello Stato e che gli edifici scolastici (spesso malridotti, ma non certo per loro responsabilità) sono gli unici su cui sventola con orgoglio il tricolore. Quelle scuole – o meglio, tutte le persone che vi lavorano: dirigenti, docenti, ata – evitano ogni giorno che tanti ragazzi cadano preda della criminalità e consentono loro di coltivare la speranza di un avvenire onesto. Delegittimarle significa screditare tutto questo ed è inaccettabile”.
“Costituisce invece preciso dovere del Ministro impegnarsi per migliorare il servizio a livello nazionale e rafforzare, nel contempo, la fiducia dei cittadini verso di esso. Auspichiamo dunque che riesca a reperire le risorse economiche del caso e a dotare le scuole autonome di strumenti idonei per conseguire tale obiettivo”. Queste le proposte dell’associazione: – Reperire i fondi per contrastare la fatiscenza di molti edifici scolastici. – Incrementare i finanziamenti per il salario accessorio (Mof e bonus) destinato al personale, utilizzabile dai dirigenti quale leva gestionale per il miglioramento e non “a pioggia”. – Rispristinare i finanziamenti per l’alternanza scuola-lavoro, in funzione di contrasto alla crescente disoccupazione giovanile, nelle scuole superiori che intendano organizzarla appieno. – Consentire ai dirigenti di selezionare il personale supplente celermente, sulla base delle competenze possedute, abolendo il fallimentare sistema delle graduatorie. – Ritirare le recenti istruzioni sul codice dei contratti, foriere solo di confusione e di complicazione. “L’Anp è favorevole ad un vero e deciso miglioramento dell’efficacia del sistema educativo, ma nel rispetto della dignità e dei ruoli di tutti i lavoratori che vi prestano servizio. Siamo contrari a qualsiasi delegittimazione delle scuole e del personale, da qualunque direzione provenga”.
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