Integrazione & Lavoro crede nell’importanza della Formazione e dell’aggiornamento professionale unito alla cooperazione tra persone fisiche e giuridiche che cercano di trovare un punto di equilibrio tra le necessità economiche e i bisogni umani. Per raggiungere questo obiettivo è importante conoscere la situazione economica del paese. Lo studio fa parte del nostro lavoro, cercare dati, informazioni, opinioni per conoscere più a fondo il mondo del lavoro e dei lavoratori ed elaborare proposte contrattuali e realizzare progetti per uno sviluppo intelligente, sostenibile e solidale, che estenda a quanti più soggetti possibili il godimento di un diritto o la partecipazione a un sistema o a un’attività.
Qui di seguito presentiamo una breve ricerca per conoscere i settori in difficoltà o sui quali si vuole puntare nelle regioni Veneto e Toscana, strumento utile come spunto per l’orientamento dei percorsi formativi necessari e utili al mondo del lavoro.
Il Veneto nel suo rapporto annuale del 2015 per lo sviluppo dell’economia, punta sulle potenzialità offerte dalla Rete, ricordando l’importanza di accompagnare il cambiamento culturale necessario ad intraprendere un percorso di digitalizzazione dei processi aziendali. Solo sposando la rivoluzione digitale infatti, il Veneto potrà assicurarsi crescita economica e aumento dell’occupazione, nella consapevolezza che la rete e le sue diverse applicazioni (come ad esempio “Internet Of Things”) possono essere il vantaggio e l’opportunità per l’intero sistema economico regionale.
L’Internet delle cose (Internet of Things) è una possibile evoluzione dell’uso della Rete: gli oggetti (le “cose”) si rendono riconoscibili e acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati su se stessi e accedere ad informazioni aggregate da parte di altri. Le sveglie suonano prima in caso di traffico, le scarpe da ginnastica trasmettono tempi, velocità e distanza per gareggiare in tempo reale con persone dall’altra parte del globo, i vasetti delle medicine avvisano i familiari se si dimentica di prendere il farmaco. Tutti gli oggetti possono acquisire un ruolo attivo grazie al collegamento alla Rete. Gli oggetti e i luoghi muniti di etichette Identificazione a radio frequenza (Rfid) o Codici QR comunicano informazioni in rete o a dispositivi mobili come i telefoni cellulari. I campi di applicabilità sono molteplici: dalle applicazioni industriali (processi produttivi), alla logistica e all’infomobilità, fino all’efficienza energetica, all’assistenza remota e alla tutela ambientale.
Il turismo è tra i pochi settori che negli ultimi dieci anni ha registrato una forte crescita a livello mondiale. Anche in Veneto, prima regione italiana per arrivi e presenze, l’approccio al turismo del futuro sta cambiando, […] si vogliono adottare strategie di Destination Managment accompagnate da nuove soluzioni normative e di programmazione economica nonché da un più efficiente sistema di monitoraggio dei fenomeni turistici.
Francesco Testa nella prefazione del libro “Destination management organization. Ruolo, organizzazione ed indicatori di performance, di Angelo Presenza1, scrive: “occorre superare l’idea secondo la quale l’Italia turistica è solo quella delle grandi città d’arte o delle mete balneari, incentivando l’aggregazione tra gli operatori privati e il sistema pubblico. […] Per chi si occupa di sviluppo turistico, si tratta allora di individuare modi nuovi di gestire e organizzare l’offerta delle località turistiche. […] negli ultimi anni si è assistito alla nascita di corsi universitari dedicati allo studio del turismo e filoni di ricerca dedicati ai temi della Destination Competitiveness e del Destination Management.
Altri settori importanti in Veneto sono rappresentati dal sistema produttivo culturale che genera 160 mila posti di lavoro trainato dal comparto delle industrie creative e manifatturiere.
La Regione Veneto intende dare un contributo importante per facilitare il processo di transizione scuola-lavoro dei giovani del Veneto e rafforzare i sistemi di istruzione e formazione professionale migliorandone la loro qualità, anche mediante meccanismi di anticipazione delle competenze, l’adeguamento dei curricula e l’introduzione e lo sviluppo di programmi di apprendimento basati sul lavoro, inclusi i sistemi di apprendimento duale e di apprendistato.
In Toscana le filiere ritenute strategiche riguardano cinque settori: agribusiness, carta, marmo, meccanica ed energia, turismo e cultura.
Per sostenere questi importanti settori la Regione ha approvato la destinazione dei Fondi Strutturali europei FSE 2014-2020, ritenendo necessario investire sulla Formazione Strategica (21 milioni e 600 mila euro) e sulla Formazione Tecnica Superiore (4 milioni e 709 mila euro), ovvero percorsi successivi alla scuola superiore ma non universitari.
Le associazioni temporanee di impresa o di scopo possono presentare un progetto fino al 30 novembre 2016 con l’obbligo di aver all’interno del proprio organico, almeno un organismo formativo accreditato o da accreditare prima dell’avvio delle attività e da una o più imprese e professionisti che operano in Toscana.
Per quanto riguarda i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore, i soggetti proponenti dovranno avere al loro interno un istituto scolastico o una università.