ROMA – “La settimana prossima il Parlamento sarà chiamato a votare le norme sul ‘revenge porn’, vale a dire sulla diffusione di video e immagini attinenti alla sfera di intimità sessuale di una persona senza il suo consenso. Sono condotte indegne che offendono la dignità della persona, il più delle volte donna, e violano le più elementari regole di convivenza civile. Alcune forze di opposizione hanno già presentato un testo, anche le forze di maggioranza e il governo stesso sono pronti: sarebbe importante che queste norme fossero votate subito, da tutti i parlamentari, donne e uomini, di tutte le forze politiche, maggioranza e opposizione. Una battaglia di civiltà deve trovarci tutti uniti… contro gli incivili“. Lo scrive su facebook il premier Giuseppe Conte.
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“Sul revenge porn è importante che il Parlamento trovi una convergenza ma è necessaria una legge che affronti il tema a 360 gradi. C’è anche un nostro ddl al Senato, ma se già martedì riusciamo ad approvare un emendamento al codice rosso sarà un primo tassello, per dare un segnale forte su un argomento molto importante”. Cosi’ il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, in un video su facebook “Ieri alla Camera c’è stato un dibattito importante in aula, quello che dobbiamo fare- ha aggiunto- è cercare di verificare la convergenza con le opposizioni. Abbiamo riflettuto, la nostra convinzione è che serva un ddl organico ma, a seguito di una riflessione, abbiamo deciso di fare intanto un primo passo con l’emendamento che sarà approvato”.
“D’accordo sull’inserimento del revenge porn? Se si trova un accordo su una norma che è necessaria, e io credo che serva, decisamente. Una norma per tutelare le persone che vengono distrutte a livello di immagine con questo strano meccanismo che è una vera e propria violenza secondo me è la cosa migliore”. Così il ministro della Pa Giulia Bongiorno a ‘Radio anch’io’. “Sono norme fondamentali- ha aggiunto- tra queste c’è quella a cui tengo enormemente che è il codice rosso: la donna che denunzia deve essere aiutata subito. Vorrei che queste norme andassero avanti”.
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“Giuseppe Conte dice che la maggioranza è pronta a votare il revenge porn perché è una battaglia di civiltà su cui bisogna essere tutti uniti. Luigi Di Maio, con colpevole ritardo, ha dovuto ammettere che è necessario votare sì. Allora perché ieri la loro maggioranza ha bloccato i lavori alla Camera? Il Movimento 5 Stelle si è incredibilmente opposto all’emendamento di Forza Italia che introduce questa fattispecie di reato nel quadro normativo italiano. Fortunatamente, grazie alla nostra protesta e a quella di tutte le opposizioni, la votazione è stata rinviata ed è stata scongiurata la bocciatura di un emendamento fondamentale. Rassicura vedere che, nonostante il governo, esista ancora un fronte trasversale di donne che difendono i loro diritti. Grazie a noi, il revenge porn sarà presto reato. Poi dicono che in Italia l’opposizione non esiste”. Così Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia, in una nota.
“Occupare l’Aula, affinché le norme contro il revenge porn e il sexting siano inserite nella legge sul Codice rosso, è stato un gesto indispensabile. Abbiamo costretto Di Maio a cambiare rotta. I grillini alla fine diranno sì. Questa è una vittoria di Forza Italia”. Così Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia, in un’intervista a ‘Il Messaggero’.
“Grazie alla nostra determinazione l’emendamento di Fi potrà essere approvato. Io mi auguro che i colleghi siano ragionevoli. Poi nel ddl sono state accolte molte nostre proposte e quindi siamo abbastanza soddisfatti. Per questo motivo riteniamo che, se la virata di Di Maio andasse male, sarebbe un’occasione persa”.
“Per noi è incomprensibile che si ritardi l’approvazione di una proposta che potrebbe salvare delle vite. C’era l`urgenza, la convergenza dei contenuti su un tema trasversale. Nonostante questo, la maggioranza ha deciso di dare parare contrario ai nostri emendamenti, ma noi non abbiamo consentito la bocciatura occupando l’aula. Non è accettabile che per una questione di propaganda si ritardi l’approvazione di un provvedimento sacrosanto. Il Movimento 5 Stelle è stato costretto a prendere atto dell’assurdità di una posizione strumentale e davanti alle nostre rimostranze ha dovuto cambiare idea”, aggiunge.
“Grazie alla nostra battaglia parlamentare siamo riusciti a far cambiare idea alla maggioranza sull’introduzione del reato che punisce il Revenge porn. Una vittoria delle opposizioni utile al Paese!”. Lo scrive su Twitter Alessia Morani, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito della decisione della maggioranza di sostenere l’emendamento dell’opposizione al Codice rosso in tema di revenge porn.
L’articolo Revenge porn, ora i 5 stelle ci stanno. Conte: “Maggioranza pronta a votare”. Bonafede: “Ok, è primo tassello” proviene da dire.it.