ROMA – È partito con una mezz’ora di anticipo rispetto alla tabella di marcia il corteo di Cgil, Cisl e Uil che protesta contro le politiche economiche e sociali del governo. Verso le 9.15 la testa del corteo si è mossa da Piazza della Repubblica vista la molta affluenza di partecipanti che affollavano la piazza vicino alla stazione. Il corteo ha percorso via Cavour, piazza dell’Esquilino, via Liberiana, piazza di Santa Maria Maggiore, via Merulana, viale Manzoni, via Emanuele Filiberto, per arrivare in Piazza San Giovanni in Laterano. Sul palco, prima dei comizi conclusivi, prenderanno la parola sei delegati e delegate per dare voce a tutti i settori e le generazioni del mondo del lavoro: un’infermiera del 118, una pensionata, un rider, un delegato Ilva, una delegata della scuola, un lavoratore edile.
Intorno alle 12 prenderanno la parola i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Sono stati annunciati oltre 1.300 pullman, 12 treni, 2 navi dalla Sardegna, più di 1.000 voli. Si tratta della prima manifestazione del neosegretario della Cgil che si è messo alla testa del corteo per i primi metri e poi si è mescolato tra i manifestanti.
“Fin da settembre-ottobre, appena abbiamo visto le prime proposte del governo dichiarammo che questa manovra era miope e recessiva perché non affrontava i nodi di fondo e non interveniva sulle cause che hanno determinato la crisi. In Italia ci sono nodi strutturali che questo governo non sta affrontando purtroppo come i governi precedenti”. Lo dice il segretario della Cgil, Maurizio Landini, a margine della manifestazione unitaria dei sindacati. “Siamo qui in piazza proprio per questo, la manifestazione di oggi chiarirà bene al governo che se vuol cambiare questo paese deve farlo assieme a chi lavora e deve accettare di confrontarsi anche perché noi il cambiamento lo vogliamo più di loro, soprattutto chi lavora ha bisogno di migliorare la propria condizione e di vedere affermata la propria dignità”, ha concluso.
“È una giornata importante, la giornata di oggi apre una nuova fase. Ora il governo deve decidere cosa fare perché se vuole cambiare questo paese deve farlo insieme ai lavoratori”. Lo dice il segretario della Cgil, Maurizio Landini, durante il corteo unitario che sta percorrendo via Merulana per arrivare in Piazza San Giovanni dove sono previsti comizi conclusivi. La coda del corteo è ancora a Piazza della Repubblica.
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