Il 26 ottobre 2016 è stato approvato il disegno di legge del Senato n.2583 “Disposizioni in materia di protezione dei minori stranieri non accompagnati”.
La legge stabilisce che i minori stranieri non accompagnati hanno gli stessi diritti dei minori di cittadinanza italiana o dell’Unione europea e ne vieta il respingimento alla frontiera “in ragione della loro condizione di maggiore vulnerabilità”.
Per minore straniero non accompagnato si intende un minore che non ha cittadinanza italiana o dell’Unione Europea, che si trova per qualsiasi causa in Italia, privo di assistenza e di rappresentanza da parte dei genitori o di altri adulti per lui legalmente responsabili in base alle leggi vigenti nell’ordinamento italiano.
Con l’articolo 4 il testo interviene riducendo da 60 a 30, i giorni di tempo massimo che un minore straniero non accompagnato può rimanere nelle strutture di prima accoglienza e a 10, i giorni entro i quali deve essere effettuata l’identificazione. Durante la permanenza nella struttura di prima accoglienza è garantito un colloquio con uno psicologo e un mediatore culturale che assieme alle autorità del paese di origine svolgeranno le indagini necessarie per trovare, se esistono, parenti che possano occuparsi del minore.
Ogni minore sarà dotato di una cartella personale per permettere ad ogni operatore che entrerà in contatto con il minore di conoscere la sua storia ed evitare di sottoporlo a procedure già effettuate. La cartella sociale verrà poi trasmessa alla Procura della
Repubblica presso il Tribunale per i minorenni e al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ogni tribunale per i minorenni avrà un elenco dei tutori volontari disponibili ad assumere la tutela di un minore straniero non accompagnato. La legge ha deciso di privilegiare l’affidamento a famiglie piuttosto che il collocamento in comunità e affida agli Enti Locali il compito di sensibilizzare e formare le persone all’accoglienza perché il fenomeno sarà in continuo aumento.
Il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali comunica, attraverso report statistici mensili, i dati sui minori stranieri non accompagnati. Nell’ultimo report che risale a settembre 2016 risulta che le segnalazioni MSNA sono 14.225 e che la fascia di età è quella compresa tra i 15 e i 17 anni. Sono soprattutto maschi egiziani, abitanti del Gambia, albanesi, eritrei, nigeriani, somali e senegalesi che si trovano principalmente in Sicilia, Calabria, Emillia Romagna, Lombardia, Lazio e Puglia. Gli irreperibili sono 6.357.
Confsal Fisals ritiene opportuno elaborare quanto prima un percorso di formazione rivolto agli aspiranti tutori italiani e stranieri, che li renda in grado di conoscere i servizi territoriali presenti, li aiuti ad ascoltare i minori e a gestire i traumi. Una formazione giuridica, psicologica e antropologica organizzata con la collaborazione di Avvocati, Psicologi, Assistenti sociali, Pedagogisti, Mediatori, Laureati e laureandi in Scienze Umanistiche, Giurisprudenza, Scienze Politiche, materie Psicologiche e Pedagogiche.
Importante, secondo Filippo Palmeri, Segretario Generale di Confsal Fisals, incentivare anche il completamento dell’obbligo scolastico attraverso programmi di apprendistato. Ancora una volta sarà importante la sinergia tra il pubblico ed il privato.
Fonti: Senato