MILANO – All’odiatrice sul web la senatrice Liliana Segre risponde: “Mi fai pena come i bulli, come chi grida che e’ piu’ forte di altri. La vita vince sempre”.
Nel suo discorso di questa mattina a una cerimonia di commemorazione dell’Olocausto all’Istituto Tecnico Gentileschi di Milano, Segre, sopravvissuta al campo di sterminio nazista di Auschwitz, racconta che fra i tantissimi attestati di stima e i “likes” sui social, riceve anche qualche insulto, tra cui, recentemente quello di una donna che, con parolacce, la invitava via social a smetterla di ripetere a memoria la storia.
Alla platea di studenti, professori, istituzioni e stampa della scuola milanese, Segre rivela che a volte emerge nel suo animo “pessimismo”, anche se “certo, non oggi, guardando voi studenti modello”, ma perche’ vedo “rigurgiti di anti-semitismo” e perche’ “ci sono docenti negazionisti da anni nelle universita’ italiane”.
La senatrice a vita si chiede, inoltre, che cosa succedera’ quando “moriremo noi testimoni vecchi”.
A Matteo Salvini “farei domande alle quali non so dare risposta, vorrei fare a lui queste domande e sentire da lui le risposte”. Cosi’ oggi da Milano la senatrice Liliana Segre, sopravvissuta al campo di sterminio nazista di Auschwitz, a margine di una cerimonia di commemorazione dell’Olocausto all’Istituto Tecnico Gentileschi. Circondata dai giornalisti che le chiedevano commenti sul caso della nave Sea Watch, Segre dichiara: “Perche’ fate a me queste domande? Se io avessi la possibilita’ di essere un’opinionista interessante forse non mi avrebbero fatto senatrice a 88 anni ma parte della politica italiana da prima”.
L’articolo Liliana Segre all’hater anti-shoah sul web: “Mi fai pena come i bulli” proviene da dire.it.