Integrazione & Lavoro. Ottobre 2016
31 Ottobre 2016Nuove Regole per l’accoglienza e la protezione dei minori stranieri che giungono soli in Italia.
7 Novembre 2016

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L’unità sindacale e la democrazia sono inseparabili e le fondamenta degli equilibri non dovrebbero cambiare nel tempo perché sono valori e ideali, regole naturali di rapporti, rispetto della persona e di una vita vissuta con dignità e serenità. L’unità sindacale è lo strumento che coniuga la libertà e il lavoro. I principi fondamentali sono l’autonomia dei sindacati nei confronti degli imprenditori, dei datori di lavoro e della politica. Il sindacato non deve essere unico, anzi, ci deve essere piena libertà di aderire e formare nuovi sindacati ma questi devono essere uniti nella formazione di diritti sociali e civili universali, con la convinzione che il lavoro sia parte inseparabile dell’identità della persona e che la libertà si realizza prima di tutto nel rapporto di lavoro. Libertà e uguaglianza dei diritti che però non va confusa con omologazione. Ciò è importante perché la parola unità può essere confusa con unicità. Riteniamo che l’entità del lavoro determini le rivendicazioni salariali cioè si contrappone un principio distributivo salariale a “pioggia” ad uno proporzionale. Siamo uniti ma diversi. Ogni lavoratore ha mansioni e responsabilità diverse, corre rischi diversi, la fatica fisica, l’impegno mentale e la capacità di risolvere problemi è diversa tra i lavoratori, così come lo sono la differenziazione del compenso e della tutela delle condizioni di lavoro, come ad esempio i ritmi, i tempi, l’orario, l’ambiente, la salute, ecc. Devono esistere condizioni minime invalicabili nel rispetto della vita umana e dell’onestà e condizioni discutibili tra le parti interessate, imprenditori e sindacati.”
Filippo Palmeri, Segretario Generale Confsal Fisals