
ROMA – Dopo meno di un’ora di riunione e’ terminato a palazzo Chigi il consiglio dei ministri. Approvato a quanto si apprende il dl ristori.
Arrivano sei settimane di cassa integrazione Covid che “devono essere collocate nel periodo ricompreso tra il 16 novembre 2020 e il 31 gennaio 2021“. È quanto si legge nella bozza del dl Ristori.
Per “l’esecuzione di tamponi antigenici rapidi da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta” vengono stanziati 30 milioni di euro fino a dicembre.
Nel decreto Ristori “abbiamo previsto un’indennita’ da 1.000 euro per i lavoratori stagionali del turismo (inclusi quelli con contratto di somministrazione o a tempo determinato) nonche’ gli stagionali degli altri settori, i lavoratori dello spettacolo, gli intermittenti, i venditori porta a porta e i prestatori d’opera, tra quelle categorie a cui la pandemia finora ha imposto i sacrifici piu’ grandi e che senza il nostro intervento sarebbero rimasti privi di ogni sostegno”. Lo scrive su facebook la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, spiegando le misure contenute nel decreto Ristori approvato dal Cdm.
“Anche le aziende stanno compiendo sforzi enormi. Per quelle interessate dal Dpcm e’ prevista la sospensione dei versamenti contributivi relativi ai lavoratori per il mese di novembre“, prosegue Catalfo, spiegando le misure contenute nel decreto ristori approvato dal Cdm. “Non solo. Per tutte le imprese abbiamo garantito altre 6 settimane di Cassa integrazione Covid-19 utilizzabili dal 16 novembre al 31 gennaio 2021 o, in alternativa, ulteriori 4 settimane di esonero contributivo”, conclude.
“Molti cittadini economicamente fragili e famiglie svantaggiate stanno pagando un duro prezzo. Per loro abbiamo previsto due nuove mensilita’ di Reddito di Emergenza”.
Leggi qui io testo della bozza del Dl Ristori
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