Si comunica che il 12 luglio 2016 Confindustria Ceramica ha avviato le trattative per il rinnovo del CCNL per gli addetti all’industria della ceramica del 18/03/2014 tra F.A.I.L.C. della CONF.A.I.L., F.IA.L.C. CISAL e FESICA CONFSAL.
La negoziazione di rinnovo del contratto è aperta per definire una data di comune accordo per il mese di settembre per un incontro in sede plenaria.
Questo contratto è un importante strumento di normazione per il settore ceramico biglietto da visita di questo paese.
Dal sito “la ceramica italiana” si legge:
L’inconfondibile stile, il gusto e la qualità che caratterizzano le piastrelle di ceramica italiane sono apprezzati in tutto il mondo: il 35{5520c4b79a4452e4b579783e2ce1cfa34c21512f8ad7cc8be9dca6b30c1cbcd4} dell’intero ammontare del commercio internazionale porta il marchio made in Italy.
L’Europa è la principale area di destinazione dei prodotti ceramici italiani, e Francia e Germania sono i mercati esteri storici e di maggiori dimensioni della ceramica italiana in questo continente. Importante la presenza dei prodotti italiani anche nelle Americhe, principalmente negli Usa.
Positiva, e in alcuni casi in ulteriore espansione, la presenza italiana nei mercati dell’Europa Centro Orientale, dell’America Latina, a cui si aggiungono prestigiose realizzazioni in Asia, Africa e Australia, a dimostrazione della riconosciuta qualità del prodotto italiano nel mondo.
Sono 150 le aziende presenti sul suolo italiano, dove sono occupati 19430 addetti, che nel corso del 2013 hanno prodotto 381,7 milioni di metri quadrati (+5,04{5520c4b79a4452e4b579783e2ce1cfa34c21512f8ad7cc8be9dca6b30c1cbcd4}) tali da consentire vendite per 394,6 milioni di metri quadrati (1,35{5520c4b79a4452e4b579783e2ce1cfa34c21512f8ad7cc8be9dca6b30c1cbcd4}). Positiva la dinamica dei mercati di destinazione, che registra in Italia un incremento di circa il 3,6{5520c4b79a4452e4b579783e2ce1cfa34c21512f8ad7cc8be9dca6b30c1cbcd4}(310 milioni di metri quadrati ) ed un significativo incremento del 6,76{5520c4b79a4452e4b579783e2ce1cfa34c21512f8ad7cc8be9dca6b30c1cbcd4} nelle esportazioni, ora pari a 302,7 milioni di metri quadrati. Il fatturato totale, 4.914 milioni di euro (3,97{5520c4b79a4452e4b579783e2ce1cfa34c21512f8ad7cc8be9dca6b30c1cbcd4}) derivano per 4109 milioni dalle esportazioni (6,19{5520c4b79a4452e4b579783e2ce1cfa34c21512f8ad7cc8be9dca6b30c1cbcd4}) e da 804 milioni di euro da vendite sul territorio nazionale (-6,08{5520c4b79a4452e4b579783e2ce1cfa34c21512f8ad7cc8be9dca6b30c1cbcd4}).
Significativi sono gli investimenti realizzati per quasi 286,2 milioni di euro, valore prossimo al 6{5520c4b79a4452e4b579783e2ce1cfa34c21512f8ad7cc8be9dca6b30c1cbcd4} del fatturato annuale. Per il 2015 gli investimenti previsti sono pari a 250 milioni di €.
Ceramica sanitaria
Sono 29 le aziende industriali produttrici di ceramica sanitaria, 26 delle quali localizzate nel distretto di Civita Castellana (Viterbo), che occupano complessivamente 3.377 dipendenti, che hanno prodotto 3,7 milioni di pezzi e venduto 3,6 milioni di pezzi (+1,15{5520c4b79a4452e4b579783e2ce1cfa34c21512f8ad7cc8be9dca6b30c1cbcd4})prodotti dalle fabbriche italiane.
Il fatturato è di 317,2 milioni di euro (+2,87). In flessione, secondo le rilevazioni Eurostat, le importazioni di sanitari dall’estero in tonnellate: -16,33{5520c4b79a4452e4b579783e2ce1cfa34c21512f8ad7cc8be9dca6b30c1cbcd4} rispetto al 2013, mentre le esportazioni di materiali prodotti in Italia hanno raggiunto i 203,86 milioni di euro.
Gli investimenti effettuati dall’industria ceramica sanitaria (destinati per più della metà del valore ad immobili) nel 2014 sono stati pari a 16,5 milioni di €, con un’incidenza sul fatturato pari al 5{5520c4b79a4452e4b579783e2ce1cfa34c21512f8ad7cc8be9dca6b30c1cbcd4}.
Stoviglieria
Le 9 aziende industriali italiane occupano 662 dipendenti per una produzione di 13.000 tonnellate di prodotto finito. Le vendite sul mercato domestico rappresentano circa l’80{5520c4b79a4452e4b579783e2ce1cfa34c21512f8ad7cc8be9dca6b30c1cbcd4} del fatturato totale.
Il giro d’affari nel 2014 è pari a 45 milioni di euro, di cui circa il 70{5520c4b79a4452e4b579783e2ce1cfa34c21512f8ad7cc8be9dca6b30c1cbcd4} realizzato in Italia.
Di particolare rilievo è l’adozione, da maggio 2013, di misure antidumping sulle importazioni di stoviglie cinesi in Europa, con valori di dazi per i prossimi 5 anni compresi tra il 13,1{5520c4b79a4452e4b579783e2ce1cfa34c21512f8ad7cc8be9dca6b30c1cbcd4} ed il 23,4{5520c4b79a4452e4b579783e2ce1cfa34c21512f8ad7cc8be9dca6b30c1cbcd4} a seconda dei diversi esportatori cinesi: tale misura ha determinato nel 2014 un calo dell’import pari al -28,23{5520c4b79a4452e4b579783e2ce1cfa34c21512f8ad7cc8be9dca6b30c1cbcd4} rispetto al 2013,corrispondenti a 74,1 mila tonnellate. La Cina si conferma ancora il primo paese fornitore.
Refrattari
Le 35 aziende attive nella produzione di materiali refrattari presenti sul territorio nazionale occupano 2.129 addetti (+4 rispetto al 2013) per una produzione pari a 423.455 tonnellate (+0,54{5520c4b79a4452e4b579783e2ce1cfa34c21512f8ad7cc8be9dca6b30c1cbcd4}) e vendite a 443.970 tons(-1,97{5520c4b79a4452e4b579783e2ce1cfa34c21512f8ad7cc8be9dca6b30c1cbcd4}). Le vendite in Italia nel 2014 sono pari a 283.697 tonnellate (1,44{5520c4b79a4452e4b579783e2ce1cfa34c21512f8ad7cc8be9dca6b30c1cbcd4}) che ora equivalgono al 65{5520c4b79a4452e4b579783e2ce1cfa34c21512f8ad7cc8be9dca6b30c1cbcd4} dei volumi complessivi venduti.
Il fatturato totale, ora pari a 410,8 milioni di euro, deriva da vendite sul territorio nazionale per 266,8 milioni di euro (11,96{5520c4b79a4452e4b579783e2ce1cfa34c21512f8ad7cc8be9dca6b30c1cbcd4}), da 80,1 milioni di euro da vendite nei paesi UE e da 63,9 milioni di euro da esportazioni extracomunitarie (+4,58{5520c4b79a4452e4b579783e2ce1cfa34c21512f8ad7cc8be9dca6b30c1cbcd4}).