Questa sera, 12 settembre 2016, alla trasmissione “Presa Diretta” di Rai Tre, sarà ospite il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, che interverrà sul tema della riforma delle pensioni. Il rappresentante del Governo parlerà dell’APE, l’anticipo pensionistico, chiarendo che riguarderà tutte le categorie di lavoratori: “L’anticipo pensionistico è per tutti, indipendentemente dalla gestione previdenziale. Quindi vale per gli autonomi, per le partite Iva della gestione separata, vale per artigiani, commercianti“. Lo stesso Nannicini rassicura riguardo ai paventati rischi dell’ APE : “Non si rischia niente, non ci sono garanzie che richiede l’Ape. Non si rischia l’auto, non si rischia l’immobile, gli eredi non rischiano di vedere qualcosa che ricade sulla pensione di reversibilità perché tutto sarà coperto da un’assicurazione. Gli interessi e l’assicurazione saranno pagati da chi richiede l’Ape, non ci sono rischi reali, ma ci sono costi finanziari”. Proprio riguardo ai costi dell’Anticipo pensionistico Nannicini dichiara: “Per un lavoratore che avrebbe diritto a mille euro di pensione, un anno d’anticipo gli costerà una cifra da 50 a 60 euro al mese per 20 anni, mentre tre anni di anticipo costeranno dai 150 a 200 euro al mese. Il prestito sarà erogato da una banca che poi lo girerà all’Inps. Coinvolgere il sistema bancario è stata l’unica strada percorribile perché le altre strade sarebbero costate allo Stato 7 e 10 miliardi”. Inoltre lo stesso Nannicini aggiunge che l’Ape sarà pagata con l’intervento pubblico per i lavoratori più deboli: “Poi ci sarà una platea importante di agevolati che riceveranno un bonus fiscale e questo coprirà non solo gli interessi e l’assicurazione, ma anche il capitale anticipato se sei particolarmente meritevole di tutela, in condizioni di bisogno e hai un reddito basso“. Nannicini inoltre conferma l’intervento sulle pensioni minime: “Ci sarà un intervento anche sui redditi da pensione. In particolare sui redditi da pensioni basse. Parliamo dei redditi da pensione sotto i mille euro. Ci sarà un aiuto agganciandosi prevedibilmente all’istituto della 14esima, ci sarà un bonus che è legato ai contributi versati, si arriva fino a 400 euro“.
Nannicini infine respinge la richiesta del presidente dell’Inps, Tito Boeri, di applicare oneri maggiori per chi riceve una pensione molto piu’ alta di quanto ha versato: “Questo tipo di ricalcoli non sono semplicissimi richiedono molte ipotesi e molti dati. E devi stare molto attento perche’ non si riesce a fare con il bisturi del chirurgo questa distinzione un po’ intellettualistica. Proprio perche’ e’ difficile fare queste ipotesi, avere i dati necessari per farlo, rischi di fare danni. Rischi davvero di tagliare pensioni alte ma meritate, oppure di toccare pensioni che sono generose rispetto ai contributi versati ma sono basse. Il rischio di mettere le mani nelle tasche sbagliate e’ troppo grosso. Abbiamo deciso di fermarci”.
Siamo ancora al vecchio slogan delle mani nelle tasche degli Italiani.